13 ottobre 2007

Capire la pubblicità.



Alla 15esima volta che l'ho visto, esaurito l'effetto emotivo che provoca, ho notato una cosetta: la parete alle spalle del gorilla ha i colori corporate (bianco e viola) della confezione di cioccolato.

Parete che riveste visivamente il gorilla che invece ha il colore del cioccolato.

Il gorilla è con ogni evidenza (la personificazione del)la barretta di cioccolato, piena di gioia e di vitalità.

Tirando le somme, questo spot si regge tutto sulla scelta di art direction più banale e prevedibile che esista (l'uso dei colori corporate della marca), e sulla grande abilità con la quale è stata camuffata per mettere il prodotto al centro del messaggio pubblicitario senza fartene accorgere.

Così, questo spot funziona perchè è stato premeditato e progettato da pubblicitari consapevoli (e non da artisti schizoidi), con il massimo dalla razionalità e il minimo della creatività, e il cliente l'ha approvato perchè un bravo account gli avrà spiegato ciò, e non perchè fosse un cliente particolarmente coraggioso.

Qua è tutta questione di ingegneria, mica di creatività. Riguardatelo con attenzione.

Dice: "Assenza di premeditazione" e "L’idea è stata non avere idee". Maddeche? Certo che è stupefacente come in questo mestiere si possa arrivare a dirigere un'agenzia multinazionale senza capire niente di questo mestiere.

Me ne torno a giocare a lot che è meglio, va...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma poi funziona?

Redazione ha detto...

Sono appena stato a un colloquio di lavoro in una agenzia. Glio ho detto che avrei potuto fare sia l'art che il copy visto che sono giornalista e giro cortometraggi. Ma la tipa mi ha risposto "Io so da quando ho otto anni di essere una copy. Se tu hai le idee confuse hai sbagliato posto!". Ma io non ho le idee confuse. Cosa mi dici? Come commenti l'avvenuto? Ho forse le idee confuse?

Anonimo ha detto...

mah... sarà che non l'ho capita, ma a me fa pure un po' di ribrezzo e non mi invita affatto a mangiare cioccolata.
R.